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    17ma giornata Serie A: ad una gara dalla fine delle stagione regolare le “Top 5” mantengono il loro posto

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    Vincono tutte le squadre in trasferta. Per le Top 5 posto immutato

    Abbiamo scritto molto in questi mesi di Serie A, raccontato di gare e risultati, di conferme e sorprese. Ora, a forza di girare pagina, ci siamo accorti di essere arrivati alla penultima pagina e ci fa un po’ effetto pensare che ne sia rimasta solo una da scrivere e riempire. Ci siamo accorti di essere arrivati in una fase importante della stagione perché già da ieri le formazioni sono scese tutte in pista alla medesima ora, e sappiamo che quando accade la questione si fa seria.

    Foto Ilaria Munari 

    A distanza di una settimana dall’ultima gara di regular season i giochi sono pressoché fatti, il diciassettesimo turno è stato un giudice che ha sentenziato severamente ma in modo imparziale il proprio verdetto. C’è chi ha confermato la propria posizione, chi ha perso un’occasione e chi si è tolto qualche soddisfazione e ora, a meno di clamorosi ribaltoni, l’ultima gara sarà una passerella verso la seconda fase di questa imprevedibile e sorprendente stagione. Vediamo però cosa ci ha riservato il turno di ieri sera.

    Il Verona batte Trieste

    Ci sono treni che passano una volta sola e stavolta l’Edera Trieste non è riuscita a salire a bordo. Contro il Cus Verona era una serata da “prendere o lasciare”, un’occasione di agguantare il quinto posto a discapito del Padova. Una di quelle partite che profumano di unica possibilità e che talvolta fanno diventare le gambe pesanti come macigni. Gli scaligeri non avevano nulla da perdere, seguivano in classifica di sette lunghezze e la possibilità di qualificarsi al Master Round era già stata abbandonata, ma non la voglia di sgranchirsi in vista della seconda parte di campionato. Edera invece sapeva che non avrebbe dovuto sbagliare, finora aveva giocato con la tranquillità dell’outsider ma ora che i riflettori erano puntati su di lei qualcosa è andato storto.

    Sulla pista Pilkec si capisce immediatamente che la serata non sarà benevola per i padroni di casa perché al terzo minuto Frizzera, l’ex di turno, imbecca Battistella per il vantaggio gialloblu. I triestini incassano il colpo e riprendono a giocare, d’altronde una rete seppur a freddo ci può stare, ma nonostante le ripetute incursioni non riescono a trovare lo spazio giusto per il pareggio mentre il tempo scorre via veloce. Si arriva infatti alle battute finali della prima frazione di gioco e nuovamente Frizzera, ancora in veste di assist man, trova un ispirato Carrer per il raddoppio ospite. A poco più di due giri di orologio dal termine, la formazione giuliana concede una nuova rete che li stordisce a tal punto da non riuscire ad organizzarsi e fare allungare il passo ad un Verona che a ventiquattro secondi dalla sirena va sul 0-3 con capitan Sabaini su appoggio di Carrer. Due reti che hanno un duro contraccolpo per il morale di Cocozza e compagni i quali vanno nello spogliatoio a cercare di riorganizzare le idee.

    Si torna a giocare, ci si aspetta un ritorno più deciso e cinico da parte degli ederini, ma complice anche un Gadioli in serata di grazia, gli affondi non producono l’effetto sperato. A metà della ripresa è invece la squadra gialloblu a trovare il guizzo giusto per mettere al sicuro il risultato prima grazie a Bernardoni, con l’aiuto di Gruber, e poco dopo con Carrer. Verona ha ormai in mano la gara e si gode il momento, anche perché alla vigilia i rischi di questa trasferta erano stati presi in considerazione e trovarsi con cinque gol di vantaggio non è cosa da poco.

    Trieste sostituisce tra i pali un Mark Fink meno brillante del solito per Biason, gli avvicendamenti tra portieri sono solitamente occasioni per scuotere la squadra, ma il risveglio arriva troppo tardi come le rapide reti di Sindici che prima riceve da capitan Cocozza e poi appoggia per Sodrznik, il tutto quando manca un solo minuto allo scadere. Il risultato viene fissato sul 2-5 con Verona che dopo un periodo opaco si toglie la soddisfazione di una vittoria netta in trasferta e con un Trieste che esce dalla pista con il doppio rammarico di una sconfitta ed un mancato aggancio al quinto posto.

    La sintesi della gara la ritroviamo nella parole del coach Florean che non cerca alibi e guarda avanti: “Hanno sbagliato i ragazzi perché sono molto giovani ed erano molto nervosi e sapevano che era una partita importante. Ho sbagliato io perché, pur sapendo che bisognava affrontare il Verona uomo a uomo, li ho lasciati giocare secondo gli schemi assimilati senza intervenire. Loro hanno giocato di esperienza con una prestazione superba di Gadioli. Il nostro risveglio ad un minuto dalla fine, con due reti segnate in meno di un minuto, conferma che al cambio di strategia è corrisposto un miglioramento generale. Una serata no ci sta, adesso pensiamo solo all’ultimo match contro il Ferrara, sarà dura, ma non impossibile”.

    Il Vicenza vince a Cittadella

    Sulla pista di casa, il Cittadella Hockey prova a difendersi come può contro i Diavoli Vicenza che però mettono a referto l’ennesima vittoria stagionale. I granata erano consapevoli della difficoltà che avrebbero vissuto affrontando la seconda in classifica, ma hanno comunque provato a dare il massimo per non farsi travolgere seppur privi del goalie titolare Belloni.

    Il compito non è stato facile perché gli ospiti nei primi dieci minuti volano già sullo 0-4 facendo capire che non intendono essere teneri. A sbloccare il risultato ci pensa Francon che raccoglie da Pace e firma il vantaggio dei Diavoli che qualche minuto dopo raddoppiano con l’asse Delfino-Sigmund. Un uno-due che ammutolisce il Palahockey di Cittadella che a metà del primo tempo è costretto ad assistere alle giocate di Dal Sasso – che prima serve per il gol in power play di Francon e poi appoggia in rete su assist di Delfino.

    I ragazzi di coach Marobin provano a difendersi ed arginare l’insistenza vicentina, d’altronde la veemenza ospite va frenata se non si vuole subire una goaleda. A quattro minuti e mezzo dal riposo, gli sforzi granata vengono ripagati e Tiatto trova l’assist giusto per Sambugaro che accorcia le distanze e regala un sorriso ai suoi compagni. Felicità che dura solo qualche secondo perché Baldan è lesto a servire Francon (tripletta) per quinta rete berica. Ormai si pensa al riposo, lo scadere del primo tempo è vicino e, forse anche complice un calo di tensione, arriva il raddoppio del Cittadella a firma di Tombolan che ringrazia Maggia per il passaggio.

    Nella pausa le due squadre avranno avuto tempo per analizzare i pro e i contro di questi primi venti minuti, ma soprattutto capire cosa fare nella ripresa. L’avvio è interessante, l’allungo del Vicenza arriva per mano di Sigmund su intuizione di Delfino, ma la risposta del Cittadella non tarda ad arrivare. Sono infatti i due nuovi arrivi Coetzee e Rottcher, assist per il primo e gol del secondo, che accendono una piccola fiamma di speranza e tengono in partita la squadra di casa. A dire basta arriva però il passaggio di uno scatenato Delfino che prima manda in rete Pace e poi si fa aiutare da Sigmund per il definitivo 3-8. Negli ultimi minuti di gara non ci sono più sussulti se non un paio di power play, uno per parte, che però non vengono capitalizzati.

    Cittadella esce dalla pista a testa alta consapevole di aver dato tutto, mentre Vicenza continua la sua corsa grazie anche a Matteo Francon che dichiara: “Sono contento del risultato e anche per la mia prima tripletta stagionale. Questo mi fa essere doppiamente soddisfatto anche se non è stata una prestazione eclatante a livello difensivo. Abbiamo preso tre gol che potevamo evitare, però è andata bene cosi. Faremo meglio prossima volta”.

    Asiago dilaga a Piacenza

    Continua il periodo buio per la Lepis Piacenza che nulla può contro gli Asiago Vipers. Non era facile ed i pronostici della vigilia non erano a loro favore, ma che la formazione emiliana avrebbe faticato anche stavolta lo si era intuito già guardando il roster nel pre gara. Balza agli occhi infatti lo scarso numero di giocatori a disposizione, solo sei, e l’utilizzo come secondo portiere di Luca Tiburtini. Asiago dal canto proprio si presenta sì, con ancora qualche assenza, ma con più del doppio dei giocatori e soprattutto con tanta voglia di riscatto. A coach Rigoni e alla sua squadra servono punti per difendere il terzo posto in classifica e per farlo hanno bisogno del supporto di tutti, anche dei più giovani.

    A rompere l’equilibrio è infatti, dopo solo tre minuti, il giovanissimo Vellar che neancora a sedici anni (li compirà il prossimo 20 marzo) firma la sua prima rete nella massima serie e dà il via alla cavalcata nero-arancio. Lievore e Spiller assistiti entrambi da Rossetto fanno prendere il largo alle vipere, anche se Fusco prova a scuotere i lupi, ma solo una piccola pausa che si frappone tra le altre reti ospiti di Lievore, Sobberi e quella in power play di Munari. Il primo tempo finisce con un inesorabile 1-6 che complica la serata ai piacentini. E’ chiaro che purtroppo la loro missione è quella di limitare i danni cercando di resistere il più possibile. Missione impossibile però da compiere, sia per la situazione nella quale si trovano che per l’avversario che hanno davanti.

    Infatti l’Asiago non fa complimenti e approfitta di molte delle occasioni che gli si presentano e con la doppietta di Panozzo, Munari (doppietta), Rossetto e Lievore vola sul 1-11. E’ da poco passata la metà della ripresa e coach Turillo decide di dare riposo al bersagliassimo Barone a favore di Tiburtini, uno che solitamente è abituato a far gol invece di evitarli. Asiago è ormai lanciatissimo e non si fa intenerire, lo si capisce delle altre tre reti che arrivano a firma di Rossetto (doppietta), Lievore (quattro al temine della gara) e di Zenobini.

    A far finire le la pioggia di reti e chiudere le ostilità arriva la sirena che fissa il risultato sull’ 1-14, per Piacenza è tempo di raccogliere i pezzi e pensare immediatamente alla salvezza mentre i ragazzi di Asiago tornano sull’altopiano ma non prima di averci fatto arrivare le parole di un soddisfatto Mattia Vellar“Nonostante il campo non favorevole siamo riusciti ad ottenere un ottimo risultato. Sono felicissimo per la mia prima rete in Serie A ma soprattutto che si sia tornati subito alla vittoria dopo il brutto stop interno contro l’Edera”.  

    Milano si impone a Padova

    I Ghosts Padova avranno vissuto un sabato di tensione, si saranno sentiti con il fiato sul collo sia dal Milano che li chiamava in causa per disputare una gara difficile, sia dall’Edera Trieste che minacciava il loro quinto posto. La formazione di Cantele ha giocato con un occhio concentrato sul loro incontro e l’altro a “curiosare” su cosa stesse accadendo sulla pista di Opicina. Una di quelle volte che per cogliere l’obiettivo bisogna affidarsi anche agli altri. La vittoria contro Milano poteva essere portata a casa solo disputando una gara perfetta e senza sbavature, sperando anche in una serata no degli avversari, ma per una volta i fantasmi avranno tifato anche per il Verona.

    La gara tra la capolista e la quinta in classifica è però più divertente del previsto e il primo tempo è giocato da Campulla e compagni al massimo delle possibilità, tenendo a distanza ed a bada la formazione meneghina. Per vedere la prima rete bisogna infatti attendere 2’26” dal riposo, quando Loncar trova lo spunto per Hodge. Un vantaggio che però regge solo una manciata di secondi perché, tornati in gioco, è Masiero a raccogliere da Pietrobon ristabilendo la parità, grazie anche ad un evidente errore difensivo dei milanesi. Durante la pausa i due coach ne avranno avuto di cose da dire, e tra strigliate o complimenti il tempo di rifiatare sarà volato in un attimo.

    Nella seconda frazione ci si aspetta ancora un tira e molla che tiene sulle spine, o almeno i presenti se lo augurano, ma il Milano cresce e inizia a fare sempre più paura fino a quando arrivano i fendenti di Loncar, Banchero e Fiala. La serata cambia volto, il Padova che fino a quel momento aveva eretto un fortino a difesa della propria porta cede e concede l’allungo degli ospiti che si bloccano e portano il risultato in sicurezza. Il match volge al termine, i fantasmi devono accettare il verdetto, come la rete di Fiala (doppietta) che arriva a meno di due giri di lancette dal temine.

    Finisce 1-5, ma il Padova può comunque sorridere grazie al risultato di Trieste, ma bisogna tenere lontano i rischi come ammette anche Giacomo Masiero“Ci aspettavamo una partita difficile, con un ritmo alto e così è stato. Il primo tempo lo abbiamo giocato alla pari, mentre con il passare dei minuti son calate la lucidità e le energie e Milano ne ha approfittato. Forse un risultato un po’ bugiardo quello al termine della partita, ma la prestazione da parte nostra c’è stata. Ora, per evitare brutte sorprese, dovremo mirare ad ottenere un risultato favorevole contro Vicenza”.

    Per Milano invece a parlare è il goalie Pignatti“Portiamo a casa 3 punti al termine di una prestazione solida da parte di tutta la squadra.. il primo tempo abbiamo avuto parecchia sfortuna andando a colpire parecchi pali e subendo un gol nato da un nostro errore e da un rimpallo sfortunato, il secondo tempo abbiamo sfruttato meglio le nostre occasioni e abbiamo controllato la fase difensiva con tranquillità. Era importante tornare alla vittoria dopo i due punti persi a Vicenza con una buona prestazione di squadra e abbiamo risposto bene”.

    Monleale sconfitto dal Ferrara

    L’avevamo definita una gara interessante quella tra Monleale e Ferrara Warriors e non ha tradito le attese. Un incontro che nella prima fase non ha risparmiato fiammate e colpi di scena e che ci ha colto tutta la nostra attenzione. Per entrambe vincere voleva dire qualcosa: per i padroni di casa sarebbe stato il coronamento di una serie di gare nella quale sono andati a punti ma senza riuscire mai a portare a casa il bottino pieno, mente per gli estensi vincere era quasi un obbligo per restare in scia delle prime. Per Bellini e compagni un passo falso in questa parte finale di regular season avrebbe potuto incarnare l’umore dello spogliatoio quindi l’attenzione doveva essere già alta del solito.

    I Warriors partono all’attacco e passano subito con Gaboriau assistito da Andrea Bellini, un gol che fa pensare ad una serata tutta rose e fiori, ma non è così. Passano solo pochi minuti e la reazione dei falchi è roboante, a tal punto da riuscire prima a pareggiare e poi a passare in vantaggio rispettivamente con Pagani e Perazzelli. Tra le squadre inizia un braccio di ferro che coinvolge muscoli e nervi, le azioni sono vive e pericolose. Ferrara trova nuovamente la via della rete e pareggia nuovamente sull’asse Gaboriau-Andrea Bellini, e lo stesso atleta francese trova lo spunto per il passaggio che vale il sorpasso di Ballarin. E’ un batti e ribatti che entusiasma e che lascia aperta l’immaginazione, in una serata come questa tutto può accadere.

    Gli ospiti allungano e trovano il doppio vantaggio con Duchemin, servito da Ballarin, e neanche a dirlo il Monelale si riporta sotto con Ghiglione che è pronto a raccogliere da Perazzelli e battere a rete. La pista è infiammata dal gioco e dai gol, sullo spalti se la godono e sono solo passati dodici minuti di gioco. Le squadre allentano leggermente, almeno sotto porta e si va verso la fine del primo tempo quando i padroni di casa commettono fallo, un opportunità che gli ospiti non si fanno scappare e con Duchemin (doppietta), che strizza l’occhio ad Andrea Bellini, si portano al riposo sul 3-5. Match ancora aperto e tutto da giocare, nel secondo tempo ci si aspettano scintille.

    La ripresa però non emoziona come la prima parte di gara, il Ferrara gestisce e non rischia, mentre Monleale non riesce a trovare la forza per passare tra le trame difensive avversarie. Si aprono invece quelle dei falchi che a sei minuti dalle temine cedono all’affondo di Duchemin che trova pronto Gaboriau (tripletta) per quello che sembra essere il gol che mette fine alle ostilità. Solo allo scadere Pagani (doppietta) mette la sua firma alla gara e al definitivo 4-6 che comunque ci regala divertimento e spettacolo.

    A parlare per gli estensi è Marco Ballarin che festeggia, ma pensa già al prossimo impegno: “Partita di un buon ritmo contro un avversario da non sottovalutare mai. Otteniamo comunque tre punti importanti. Ore ci godiamo l’attimo della vittoria, ma dobbiamo archiviare immediatamente la gara ed andare con la testa alla partita di domani in coppa contro il Tergeste”. Comprensibile dispiacere, ma senza troppi rimorsi, il commetto di Dylan Ghiglione“Dovevamo vincere per arrivare a -2 dal quinto posto e avere ancora una speranza di entrare nel master round, anche se abbiamo perso abbiamo giocato una buona partita pur non avendo tutti i giocatori a nostra disposizione “.

    Una settimana di riposo, una partita alla fine delle fase regolare, manca davvero poco prima di iniziare a scaldarci con la parte più divertente della stagione. Godiamoci il riposo perchè d’ora in avanti avremo poco tempo per rilassarci. 

    Serie A – I risultati della 17a giornata (sabato 22 gennaio 2022)

    Edera Trieste – Cus Verona 2-5
    Cittadella Hockey – Diavoli Vicenza 3-8
    Lepis Piacenza – Asiago Vipers 1-14
    Ghosts Padova – HC Milano 1-5
    Monleale Sportleale – Ferrara Warriors 4-6

    La classifica dopo diciassette giornate: HC Milano punti 47, Diavoli Vicenza punti 45, Asiago Vipers* punti 32, Ferrara Warriors* punti 29 Ghosts Padova punti 25, Edera Trieste punti 24, Monleale Sportleale punti 20, Cus Verona punti 20, Cittadella Hockey punti 10, Lepis Piacenza punti 0
    *una gara in meno

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